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Nei primi 6 mesi del 2025 la Caritas Diocesana ha sviluppato la seconda annualità del progetto Percorsi di Inclusione al Lavoro.
Il progetto è nato per offrire opportunità alle persone con disabilità, con difficoltà psicologiche e/o fragilità relazionali. Grazie al progetto hanno la possibilità di ricoprire un ruolo attivo all’interno della comunità con attività artistiche, lavorative e di solidarietà.
Un primo strumento per raggiungere questi obiettivi è il laboratorio artigianale promosso dalla Cooperativa sociale Tarassaco, che si pone come percorso di creatività e conoscenza, che permette di sviluppare abilità manuali anche in chiave terapeutica.
Quest'anno, accanto alla produzione di bomboniere, è stato attivata la produzione di candele (a partire dalla cera). Questa produzione si affianca alle altre già presenti, assicurando un ampliamento delle attività e del catalogo dei prodotti che la cooperativa sociale Tarassaco offre in occasione di matrimoni, battesimi, anniversari e altre occasioni di festa (compleanni, festività pasquali, Natale, etc.).
Sara Ferroni accompagna insieme ad altri operatori e volontari i beneficiari nelle attività del laboratorio. Dal suo racconto emerge il piacere di stare a contatto con loro, di vederli impegnati nelle varie attività e constatare la loro crescita personale e il miglioramento della abilità di ciascuno.
L'altro “laboratorio di lavoro protetto” realizzato è l'orto sociale, attivato a Fermo, che coinvolge le persone che vivono nell'appartamento di seconda accoglienza (attivo vicino al seminario) ed alcuni ospiti del dormitorio.
L'orto sociale prevede la coltivazione di ortaggi che vengono usati per l'autoconsumo e grazie alla guida di volontari ed esperti, i partecipanti acquisiscono competenze specifiche: imparano sul campo l'importanza del lavoro di squadra e dell'impegno quotidiano, il rispetto dei tempi (seminare, trapiantare, zappare, annaffiare, curare, etc). Gli ortaggi, infatti, per crescere hanno bisogno di cura ed attenzione e, soprattutto, di tempo. L'orto è un'esperienza dal forte valore educativo, che fornisce esperienze utili anche per affrontare la vita e le sue sfide quotidiane.
Accanto alle attività laboratoriali il progetto ha permesso la continuazione delle attività dello sportello lavoro e l'attivazione di percorsi di inclusione socio-lavorative nel territorio della Diocesi in collaborazione con i Centri di Ascolto Parrocchiali ed i Servizi Sociali del territorio (Comuni, Ambiti Sociali, ASU, UEPE e Carcere).
Nel primo semestre 2025 sono state ascoltate ed accompagnante n.33 persone e sono stati attivati n.27 tirocini di inclusione ed una persona è stata assunta con contratto.
Le persone che svolgono il tirocini di inclusione durante il percorso hanno un supporto e tutoraggio specifico per acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità e competenze, in modo da poter definire e sviluppare il proprio percorso verso l'autonomia.
Stefano Castagna, coordinatore del progetto, sottolinea che “Ogni iniziativa è pensata per stimolare i partecipanti ed offrire opportunità in cui possano esprimere il proprio potenziale senza barriere e senza limitazioni. Dagli incontri e colloqui con i beneficiari si evidenzia come il lavoro e/o l'impegno sono utili per l'empowerment e, soprattutto, per migliorare il benessere delle persone e delle loro famiglie.”
La direttrice della Caritas Diocesana, Barbara Moschettoni, evidenzia come “L'impegno della Caritas è rivolto a tutto il territorio della Diocesi con attenzione anche alla zona montana ed all'entroterra, dove si registrano minori opportunità. L'esperienza dei laboratori evidenzia che l’inclusione è un valore che può e deve generare economia sostenibile, una risposta concreta al bisogno di autonomia e indipendenza delle persone con disabilità.”
Lo sviluppo delle proprie capacità e talenti non è solo una questione pratica, ma è un'esperienza che restituisce dignità, sicurezza e fiducia. Un percorso che pone le basi della speranza per le persone disabili coinvolte ed anche i volontari e l'intera comunità.