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Abbiamo intervistato Felicia, coordinatrice della Caritas di Pedaso, che ci racconta un po’ di questa realtà fatta di tanti volontari al servizio dei più bisognosi.
“La Caritas di Pedaso ha due sedi: la Piazza della Stazione, messa a disposizione gratuitamente proprio dalla Stazione, per la distribuzione di generi alimentari e abbigliamento ed i locali della Parrocchia dove si svolgono le attività di ascolto.”
Quanti sono i volontari della Caritas di Pedaso?
“I volontari che prestano la loro opera “gratuita” sono circa quindici e si alternano nei vari servizi a seconda delle attitudini e tempi da condividere. La nostra forza sta nello stare bene insieme per donarci agli altri in modo positivo.”
Quali sono i servizi che offrite?
“Un servizio aperto solo da qualche anno e che si è rivelato importante è quello dell’ascolto: lo facciamo per due volte al mese, ma su richiesta anche quando è necessario.
Per il supporto per le persone svantaggiate c'è la collaborazione con la Caritas Diocesana e con gli operatori del Centro Servizi povertà, promosso dall'Ambito Sociale per attivare percorsi di accompagnamento e di presa in carico più complessa.
Quest’anno, più di sessanta persone sono state accolte e ascoltate. Le problematiche sono varie: economiche, sociali, chi cerca una soluzione abitativa, chi ha problemi di salute, chi comportamentali o di dipendenza, chi ha subito maltrattamenti. Non tutte le richieste sono state espletate, per vari motivi, ma di sicuro è stata data a tutti accoglienza e attenzione.
Mi preme dire che Pedaso ha circa tremila abitanti e c’è una presenza cospicua di stranieri, ma di recente si rivolgono a noi anche italiani che hanno problematiche legate alla frantumazione dei legami, separazione e disagio abitativo (pagamento affitti e utenze).
Inoltre, un altro servizio che da più di un decennio svolgiamo, è la distribuzione di generi alimentari, attualmente per trenta famiglie per un totale di novantadue persone, a cui si aggiungono una decina di saltuari. La Caritas Parrocchiale distribuisce anche gli aiuti alimentari del fondo AGEA ed anche donazioni da aziende locali che donano i loro prodotti, e dalla solidarietà della comunità attraverso i carrelli per le donazioni nei supermercati e nei cesti della Chiesa. E’ una vera carità circolare che coinvolge la comunità, e questo succede anche per la raccolta degli indumenti che vengono poi distribuiti nel servizio del vestiario, che facciamo sistematicamente due volte alla settimana.”
Il ruolo della comunità, il suo coinvolgimento nell’essere solidale, è importante?
“Assolutamente. Alla fine di giugno è successo un fatto grave, in una famiglia di extracomunitari di origine nigeriana è improvvisamente venuta a mancare una bambina di sei mesi. La Caritas, vista la loro precaria situazione socio-economica, si è mobilitata per una raccolta fondi garantendo così una degna sepoltura alla piccola. La comunità intera ha risposto in maniera generosa, facendo emergere una vicinanza solidale con i genitori che tanto hanno apprezzato questo gesto.
Inoltre, vorrei segnalare che stiamo condividendo con la Scuola Media di Pedaso un progetto diretto a far riflettere i ragazzi sull’uso corretto del loro tempo libero e sul concetto del dono. Il progetto è stato realizzato insieme agli insegnanti, così da permettere ai ragazzi di essere vicini a persone sole e anziani, in collaborazione con i volontari Caritas, ad esempio è stata organizzata una tombolata e il karaoke. Ci preme sviluppare questo progetto perché si possa tentare di aiutare chi è sempre più solo e stimolare alla solidarietà nei più giovani.”