Intervista a Simona, coordinatrice della Caritas di Porto San Giorgio

Data di pubblicazione: 22 Ottobre 2024

Continua il nostro viaggio per conoscere la rete Caritas, oggi siamo con Simona, coordinatrice della Caritas di Porto San Giorgio.

 

Simona, quali sono i servizi che offrite?

Alla Caritas è attivo lo sportello di ascolto, presso la Parrocchia di Gesù Redentore, che è fondamentale per incontrare e conoscere le persone in situazione di fragilità e comprendere quali sono le loro difficoltà. Dall'ascolto si attiva la relazione e inizia il percorso di aiuto, che coinvolge altri servizi attivati dalla Caritas Parrocchiale: la consegna periodica del pacco alimentare, il servizio vestiario e beni di prima necessità per bambini e neonati (come ad esempio carrozzine etc) oppure beni per la casa. E' attivo anche un supporto economico per piccoli interventi per utenze ed altre spese, in collegamento con i Servizi Sociali. Per molto tempo abbiamo avuto anche il servizio per gli anziani, andavamo a casa loro per fargli compagnia, pregare insieme e all’occorrenza aiutarli nello sbrigare pratiche quotidiane. Dopo il covid questo servizio è stato sospeso, ma non escludiamo di riprenderlo in futuro. Abbiamo anche uno sportello lavoro dove cerchiamo di offrire supporto ed informazioni sulle opportunità lavorative e consigli per la ricerca attiva del lavoro nella nostra zona.

 

 

Una persona che vorrebbe contattarvi, in quali giorni può farlo?

Siamo aperti al pubblico tutti i martedì dalle 15.30 alle 18.30, ma è possibile anche prendere un appuntamento privatamente contattandoci al 345.7044580.  La distribuzione di pacchi alimentari e del vestiario avviene 3 giorni al mese e attualmente sono 42 le famiglie che vengono aiutate mensilmente in modo continuativo. Ci sono anche interventi occasionali o per brevi periodi. L'ambito di intervento è la città di Porto San Giorgio ed anche il quartiere di Salvano (Fermo) e talvolta anche verso persone residenti a Marina Palmense. Con la Caritas Diocesana e con la Parrocchia di Sant'Antonio c'è un dialogo continuo per assicurare interventi e favorire il collegamento con la comunità.

 

Sappiamo che c’è un forte coinvolgimento del Parroco e una positiva collaborazione ed integrazione con l'attività dell'oratorio.

Si, decisamente. Il parroco ripone la massima fiducia in noi volontari ed è sempre disponibile e presente quando abbiamo bisogno di lui, per riflettere insieme sul percorso di aiuto e valutare come intervenire. A tutti gli effetti c’è un rapporto di collaborazione, come anche con i Servizi Sociali del territorio, prima di tutto con il Comune e con l'Ambito Sociale. Con loro manteniamo i contatti per lo scambio di informazioni sul percorso di aiuto e sulle modalità di intervento. Per situazioni più complesse c'è, chiaramente, anche il coinvolgimento e la collaborazione con la Caritas Diocesana e con altre associazioni del territorio.

 

Quali sono invece i rapporti con la Parrocchia ed in particolare con i giovani?

Con le catechiste della parrocchia siamo in contatto per diverse iniziative di carattere educativo e pastorale. Ad esempio la raccolta alimentare da parte dei bambini nella giornata del ringraziamento, alimenti che poi portano la domenica a messa sull’altare per poi consegnarli a noi della Caritas. Inoltre in oratorio c’è e il doposcuola per i bambini: quando il centro di ascolto incontra  famiglie (stranieri ma anche italiani) con bambini che hanno bisogno di questo servizio, li mettiamo in contatto così che si attivi questa bella “collaborazione”. Questo intervento è stato attivato anche con le famiglie ucraine che sono scappate dalla guerra e sono state accolte a Porto San  Giorgio, a partire da febbraio  2022.

Mi piace sottolineare che c’è il gruppo giovani della Parrocchia che è molto attivo, sul lato solidale organizzano raccolte in alcuni periodi dell'anno, collaborando anche con la collette alimentare e sono attivi anche nell'ambito dell'animazione. Ad esempio infatti organizzano la “Scalinata Santa”, un evento inventato proprio da loro che si svolge ogni anno ad ottobre, dove giovani e adulti vanno sulla scalinata nella nostra città per pregare insieme e poi segue un momento di aggregazione.

 

Sappiamo che come Caritas coinvolgete anche i giovani nelle scuole.

Sì, portiamo avanti il progetto Formica-Amica nelle scuole elementari e medie. L’obiettivo è quello di sensibilizzare ed educare al tema del non spreco, il tutto attraverso il gioco in modo che bambini e ragazzi possano assimilare il concetto divertendosi e magari raccontandolo anche a casa. Nel periodo natalizio, inoltre, da 4 anni partecipiamo ad un progetto in cui i bambini delle scuole elementari e medie realizzano le “scatole di Natale” in cui mettono vari regali. Le scatole poi vengono consegnate  tramite i volontari della Caritas ai bambini e ragazzi delle famiglie che assistiamo. E’ un modo per regalare vicinanza ed un sorriso a chi è in difficoltà e allo stesso tempo educare i ragazzi delle scuole alla solidarietà

 

 

 

Hai parlato di volontari. Com’è costituito il gruppo di volontari della vostra Caritas?

Nella nostra Caritas i volontari costituiscono un gruppo molto attivo e coeso, impegnato a svolgere i diversi servizi: ci ritroviamo insieme soprattutto per alcune attività più impegnative come scaricare il camion degli alimenti e distribuire i pacchi. Sicuramente poter allargare il gruppo di volontari sarebbe molto utile, in particolare per le attività di segreteria. Se posso approfittarne invito chi leggerà l’intervista a contattarci e venire conoscere i  nostri servizi per poi decidere se come dedicare un po’ di tempo nel volontariato e nella solidarietà.  E' una esperienza molto bella che arricchisce molto. Il numero da contattare è 345.7044580.