Insieme per affrontare e essere vicini alle persone con fragilità

Data di pubblicazione: 06 Agosto 2025

Il progetto “Non solo pane” è giunto alla sua seconda annualità e continua la sua azione a favore delle persone e famiglie in situazione di vulnerabilità nel territorio della zona montana e pedemontana dei Sibillini. 

Il progetto è realizzato in rete dall'Acli Provinciale di Fermo, i Centri di Ascolto della Caritas, l'ass.ne CDS dei Monti Sibillini, la Fondazione Caritas e la cooperativa sociale Tarassaco, con il sostegno dalla Fondazione Carisap e interviene in tre settori:

- vulnerabilità di tipo economico

- vulnerabilità legate al lavoro ed all'inclusione sociale

- fragilità e/o disabilità.

 

Nel primo semestre del 2025, le situazioni di disagio economico sono aumentate, in particolare le richieste di supporto per il pagamento delle utenze e rate affitto, così come si registra l'aumento di interventi nell'ambito della povertà sanitaria, con acquisto di farmaci e il supporto per il trasporto per visite mediche. 

A questi bisogni principali ne seguono altri di diversa natura, come problemi familiari, povertà sanitaria, fragilità dei legami sociali, aumento della solitudine (in particolare delle persone anziane) e delle situazioni di disagio psicologico e fragilità (anche a causa del clima di incertezza e paura per il futuro e le difficoltà economiche), difficoltà nei trasporti e negli spostamenti, problemi legati alle pratiche amministrative per italiani e stranieri.

I dati del segretariato sociale evidenziano che sono in aumento le situazioni di fragilità non solo ad Amandola e Comunanza, ma anche nei piccoli Comuni montani (come ad esempio Force, Montemonaco, Santa Vittoria, Montefortino).

Nel periodo gennaio/giugno 2025 le persone aiutate sono state 293, con interventi di ascolto, orientamento, alimenti e/o  aiuto economico; sono stati distribuiti 6.699 kg di alimenti e 200 farmaci in collaborazione con il Banco Farmaceutico presso gli sportelli di Amandola e Comunanza. 

Il coordinatore del progetto, Stefano Castagna, sottolinea che “Il progetto ha un impatto positivo e determina un miglioramento del benessere delle persone grazie ai percorsi di valorizzazione delle capacità e talenti di  disabili e di chi è in situazione di fragilità: sono state attivati  n.4 tirocini di inclusione e in totale sono stati 10 i percorsi di inclusione socio-assistenziale avviati”.

Mario Bonifazi, presidente dell'Acli Provinciale di Fermo, evidenza, che "Il progetto è importante perché offre servizi e interventi che mirano a sostenere le persone e le famiglie in situazioni di fragilità sociale ed economica, offrendo loro ascolto, accoglienza, accompagnamento e interventi specifici. Questi servizi sono spesso caratterizzati da un approccio personalizzato e dalla presenza di operatori e volontari che instaurano un rapporto di fiducia con i beneficiari.”

In questo periodo caratterizzato da difficoltà di carattere economico, fragilità e preoccupazioni per il futuro, con questo progetto dedicato alla zona montana, il mondo del volontariato dimostra di avere le energie e le capacità per collaborare in rete e rispondere alla complessità, grazie alla collaborazione in rete tra associazioni e gli Enti pubblici del territorio.